
La Murgia
Il termine viene dal latino murex, che significa “murice, roccia aguzza”, a sua volta derivato molto probabilmente da una termine riconducibile ad una lingua preeuropea diffuso nell’Italia meridionale che significava appunto “pietra”.
Le Murge sono una subregione pugliese-lucana piuttosto estesa, corrispondente a un altopiano carsico di origine tettonica e di forma quadrangolare situato tra la Puglia
centro-settentrionale e la Basilicata nord-orientale. Il territorio dell’altopiano fa parte prevalentemente della Città metropolitana di Bari e della provincia di Barletta Andria Trani e si estende a occidente fin nella provincia di Matera, in Basilicata. Dal 2004 il territorio murgiano fa parte del Parco Nazionale dell’Alta Murgia.

Perché Terrecruste?
Il nome deriva dalla composizione tipica dei terreni della nostra zona. Le croste, in dialetto “crùste” sono gli strati di calcarenite che si trovano a circa 1 metro dalla superficie del terreno. Queste zolle sottostanti sono particolarmente ricche di elementi, di carbonato di calcio naturalmente ma anche di potassio e sono particolarmente diffuse nelle zone più secche della Terra, come nella Murgia.
La produttività dei terreni calcarei è particolarmente elevata. A condizione che si possa fornire acqua e sostante nutritive adeguate, questi terreni risultano particolarmente indicati per l’impianto di oliveti. Gli elementi contenuti in questo terreno sono infatti capaci di stimolare e favorire l’accrescimento del numero di polifenoli nelle olive: una valore fondamentale per un olio extra vergine di altissima qualità.
Nella Valle
dell'Ofanto
Intendendo la Murgia come subregione, i suoi limiti sono: a sud-ovest la depressione bradanica in Basilicata; a nord-est il Mare Adriatico; a sud-est la piana di Brindisi e a nord-ovest la valle del fiume Ofanto. Ed è proprio in questo territorio che crescono gli oliveti di Terrecruste, con un clima ideale per la vita di questi alberi maestosi: la temperatura media in inverno si attesta tra i 5 e i 10 gradi; in estate intorno ai 35 gradi. Le precipitazioni non sono abbondanti ma di frequenza adeguata.
Questo territorio regala atmosfere e paesaggi mozzafiato; rappresentando il più caratteristico complesso di rilievi della Puglia centrale. Questo stesso territorio che ospita all’incirca 1500 specie vegetali spontanee (si parla di un quarto delle 6.000 presenti in tutta Italia, una vera e proprio riserva di biodiversità), 14 specie rettili, 17 specie di mammiferi e circa 88 specie di uccelli nidificanti.
